Data escursione | 15 giugno 2002 |
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Gruppo montuoso | Grigne |
Partenza | Cainallo - Vò di Moncodeno (1440 m) |
Tempo impiegato | 3 ore |
Dislivello | 1000 m |
Quota | 2410 m |
L'itinerario descritto di seguito è uno dei percorsi più brevi per raggiungere la cima del Grignone, o Grigna Settentrionale, anche se non il più semplice. Mentre la prima parte del percorso, fino al rifugio Bietti, non presenta nessuna difficoltà, nella seconda parte si incontrano alcuni passaggi su ghiaie mobili e su facili roccette.
Il rifugio Cainallo è raggiungibile da Varenna seguendo le indicazioni per Esino Lario, dove si incontrano varie segnalazioni per il rifugio Cainallo. Dopo il rifugio la strada asfaltata continua ancora con qualche tornante fino a raggiungere l'alpe di Vò di Moncodeno dove esistono ampie possibilità di parcheggio. In fondo allo spiazzo, sulla destra, si imbocca il sentiero con numerazione 24 e 25 per il rifugio Bietti e Bogani.
Monte Pilastro |
Il percorso inizia con una breve salita su un costone all'interno di un bel bosco di faggi e larici, evitando il bivio a destra per il monte Croce, fino a giungere ad una cappellina. Si prosegue quindi lungo la Costa del Grumellone, in falsopiano, uscendo dal bosco e lasciando aperta la visuale sul Grignone e sulla sottostante Valsassina. Si percorrono alcune cengie esposte, ma non pericolose poichè il sentiero è molto largo, quindi si torna all'interno del bosco. |
Presto si giunge ad un bivio, non molto evidente. Diritti si prosegue per il rifugio Bogani, mentre noi prendiamo il sentiero sulla destra, in salita, che si inerpica, non senza qualche difficoltà, su di un costone boscoso.
Dopo pochi metri si raggiunge la cresta alla Bocchetta di Prada da dove si può gustare di un bel panorama sul Monte Croce ed il Monte Pilastro e sui bei prati che scendono nel vallone sull'altro versante. Qui si incontrano diversi sentieri: a destra il 17D porta in cima al Monte Pilastro, diritti le tracce poco evidenti del sentiero 17 portano all'alpe di Calivazzo mentre noi seguiamo il sentiero sulla sinistra, il 24, che porta verso il Bietti. |
Sentiero dalla bocchetta di Prada
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Il comodo sentiero procede a mezzacosta tra prati e boschi e si perviene i pochi attimi alla cappella-bivacco degli Alpini, immersa in un bellissimo bosco. Qui si trova un bivio: il sentiero sinistra in leggera salita porta in cima al Grignone attraverso la cresta di Piancaformia, mentre noi continuiamo sulla destra, in falsopiano, verso il Bietti.
Porta di Prada |
Presto si giunge alla Porta di Prada, un imponente arco naturale di roccia sotto cui è stata posta una croce. La si supera sulla sinistra quindi il sentiero continua in lieve discesa, a mezzacosta, offrendo ampie vedute sulle bastionate del Grignone. Dopo circa 15 minuti si perviene ad un bivio, dove entrambe le direzioni fanno parte dello stesso percorso. A destra si scende superando un costone roccioso dal basso, per comodo sentiero, per poi risalire dall'altra parte, mentre procedendo diritti lo si supera, più velocemente, con alcuni passaggi su roccetta. |
Dopo questo passaggio la salita aumenta e si procede all'interno di una zona boscosa per raggiungere una selletta dove il sentiero è sbarrato da un cancello, che si può aprire per il passaggio, messo per evitare che fuoriescano dei cavalli al pascolo. Superata la selletta il sentiero continua scendendo nel bacino di Relaccio nel mezzo del quale è già visibile il vicino rifugio Bietti. Il rifugio è posizionato nel mezzo di bei pascoli dove si possono trovare alcuni cavalli al pascolo. |
Dopo la porta di Prada
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Dal rifugio partono diversi percorsi tra cui quello per l'Alpe di Calivazzo e alpe d'Era, il sentier 16 per il rifugio Elisa e per il Sasso Cavallo, il 28 che raggiunge la cima del Grignone per la Via Guzzi, ed il 26: la Ferrata del Sasso Cavallo. Noi seguiamo il sentiero 15, indicato anche come "Sentiero del Camietto", che parte sulla destra del rifugio in comune con il sentiero 16 e 26.
In pochi attimi si giunge al Canalone della Neve; all'interno del canalone si possono notare alcuni bollini gialli: il canalone è infatti una via per raggiungere la cima del Grignone, forse la più breve, ma anche abbastanza impegnativa sopratutto perchè è facile perdere il percorso.
Si continua diritti attraversando una vegetazione cespugliosa, quindi si perviene ad un bivio. Si lasciano sulla destra i sentieri 16 e 26 che portano rispettivamente al rifugio Elisa e alla ferrata del Sasso Cavallo e si imbocca in salita il sentiero a sinistra. Volgendo lo sguardo a destra si possono notare il Sasso Cavallo ed il Sasso Carbonari, che mentre da questo versante scendono dolcemente, dal versante opposto cadono con pareti alte e verticali.
Presto la vegetazione lascia il posto a poca erba e molta roccia, sassi e ghiaia. Si risale con molti tornanti su terreno un poco franoso un costone pervenendo alle ghiaie del "Gerone" che scendono dalle bastionate del Grignone su di un largo canalone. Si rimontano le franose ghiaie e con qualche tornante e qualche passaggio a ridosso delle pareti si perviene all'ingresso del caminetto.
Si risale parte del caminetto con alcuni facili passaggi di roccetta, quindi si procede a destra lungo una cengia attrezzata con catene. Si procede ora in salita con diversi passaggi su facili roccette, alcuni attrezzati, per giungere in breve sulla cresta dove da destra si congiunge la ferrata del Sasso Carbonari. Qui sulla sinistra si puà osservare una grotta a cui però vi si può accedere sono con la dovuta attrezzatura.
Qualche metro più avanti si trova Bocchetta di Releccio, ove si incontra il sentiero 33 con il quale si prosegue per la vetta del Grignone, ormai poco lontana.
Il rifugio-albergo Cainallo sorge a quota 1241m ai margini del ripiano erboso del Cainallo poco prima del passo omonimo. E' di proprietà privata ed è aperto tutto l'anno. Si raggiunge da Esino Lario tramite carrozzabile ed è utilizzata come base raggiungere la cima del Grignone tramite molteplici percorsi. |
La Capanna Luigi Bietti sorge a quota 1719m sul versante occidentale della Grigna Settentrionale al centro dell'anfiteatro dominato dalla Cresta di Piancaformia, detto Bacino di Reléccio. E' di proprietà della sezione CAI di Milano ed è aperto ad agosto ed i fine settimana da maggio a novembre. Rinnovato nel '94 è un importante punto d'appoggio per le impegnative salite in roccia al Sasso Cavallo ed è anche base per le escursioni al Grignone da ovest. |
Rifugio Bietti
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Vedi anche - Sul Grignone per la Traversata Alta -